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(Edizione Italiana)
Paleografia e semiologia
La paleografia é lo studio critico delle antiche scritture con lo scopo di leggerle esattamente, localizzarle e datarle. Questo termine anzitutto si riferisce allo studio delle scritture greche e latine.
In senso analogo si può parlare anche di una paleografia musicale che si definisce: « la scienza delle antiche notazioni dei sistemi usati per tradurre la musica nel campo visivo. Nel senso piu largo il suo soggetto é quindi la lettura degli antichi testi musicali per permettere la loro comprensione e, di conseguenza, la loro restituzione nel campo auditivo. In senso più preciso la paleografia musicale si restringe oggi allo studio delle sole grafie con le loro forme, la loro storia, la loro ripartizione geografica » (dom Jacques Hourlier).
Per quanto riguarda il canto gregoriano, il lavoro paleografico nel senso citato sembra essere stato compiuto con l'edizione Vaticana. Basandosi sulle fonti più importanti di tutte le epoche e regioni, si é ottenuta una restituzione melodica abbastanza accurata e fedele del repertorio gregoriano autentico.
Di qui deriva la necessità di tornare ai manoscritti, la necessità del nostro studio. Il metodo che vogliamo seguire si baserà su due principi. Bisogna prima conoscere le diverse forme paleografiche dei segni neumatici e il loro significato melodico. In un secondo tempo comincia lo studio semiologico : bisogna cercare la ragione (logos) della diversità dei segni (semeion) per dedurne i principi fondamentali di un'interpretazione autentica ed oggettiva. Essa non consisterà in un'applicazione di concetti estetici o ritmici odierni, e quindi estranei all'epoca gregoriana, ma sarà guidata piuttosto dai fatti insegnatici dallo studio comparativo dei diversi segni : premessa piá importante per l'esecuzione pratica.